venerdì 9 novembre 2012

Cardando e Filando

Ebbene si...eccomi alle prese con la cardatura e filatura!!!
Per cardare ho utilizzato le spazzole dei gatti,
queste sono della mia amica Amandine,
ma me ne sono comperata una anch'io
e l'altra era quella che usavamo per "cardare" la nostra micia Luna.

Non ne avevo idea ma cardare mi piace troppo!!!
è come  usare il pungiball...
mi rilassa infinitamente ...cardare furiosamente!!!
Mimmo gatto sei avvisato...
potresti essere cardato furiosamente pure tu! >.<

 guardate in questa foto come la mano destra si muove...
fusiosamente appunto!!!

Filare...bhe filare è un'altro discorso...non è così semplice,
bisogna tener "sotto controllo" sia il fuso e farlo girare,
sia la lana cardata da immettere in quello che diventerà filo
 questo è il mio primo tentativo ma è divenuto un lombricco incinto....
mahh...mi sa che dovrò provare e riprovare finchè non riuscirò 
a produrre qualcosa che si possa chiamare degnamente FILO!!!!!

Vedendo queste foto, che ho pubblicato sul mio profilo facebook,
la mia amica Valentina ha commentato così:


Nelle fiabe la vecchia (che simbolicamente rappresenta la saggezza) che fila la lana ha sempre un ruolo importante anche se pare marginale. Mentre nella saggezza popolare chi usa il fuso in genere ha poterei "magici" o tali da poter intervenire sulla sorte dei popolani, poi a seconda della regione dove si colloca la leggenda viene chiamata in vari modi. Ma questo gesto antico e simbolico è da sempre molto affascinante e ricco di mistero e anche il "fuso" stesso è considerato un oggetto magico. Pensiamo alla bella addormentata nel bosco che punge proprio con un fuso e si addormenta. Non è un caso se pensiamo ai miti antichi...uno per tutti il mito delle tre Parche a Roma in origine si trattava di una divinità singola, Parca, dea tutelare della nascita. Successivamente le furono aggiunte Nona e Decima, che presiedevano agli ultimi mesi di gravidanza), assimilate alle Moire (Grecia), le figlie di Zeus alle quali era connessa l'esecuzione del destino assegnato a ciascuna persona e quindi erano la personificazione del destino ineluttabile.

-Cloto, nome che in greco antico significa "io filo", filava lo stame della vita.
-Lachesi, che significa "destino", lo avvolgeva sul fuso.
-Atropo, che significa "inevitabile", con lucide cesoie, lo recideva, inesorabile.
Platone le cita nella" Repubblica" dicendo che la prima cantava il passato, la seconda il presente e la terza il futuro. Venivano chiamate anche Fatae,    ovvero coloro che presiedono al Fato (dal latino Fatum ovvero "destino"), poi c'erano anche le le nordiche Nornea ma si potrebbe continuare all'infinito se parliamo della Dea Triplice, della dea irlandese Brighid, ma anche della dea Madre che nei tre stadi della vita rappresenta simbolicamente quanto già detto prima...

E' quindi molto bella questa fotografia dal significato esoterico.I tuoi famigliari dovrebbero vederla sotto questo aspetto magico della signora che ha in mano il filo dei loro destini...che ne pensi ? kiki

p.s. dovresti farne un post per il tuo blog di questa foto wink
un bacione! heartValentina Meloni



Penso ...penso cara Valentina che era da tempo che volevo scrivere qualcosa sulle norne e le fate, anzi avevo già iniziato, ma poi la vita ti fa lasciare in sospeso certe cose e solo dopo ti accorgi che può essere troppo tardi, perchè qualcun altro arriva prima di te e sembra non essere più "farina del tuo sacco" oppure, viceversa, ti sprona, come hai fatto tu, a rivedere e portarli a compimento questi progetti sospesi, in questo caso miei, ma a pensarci bene anche tuoi,  e poi arrivano pessime notizie, per entrambe, che ti fanno di nuovo lasciar in sospeso le cose a cui tieni di più. 
La vita è buffa... ogni tanto ti dà grosse soddisfazioni mentre a volte ti prende in giro e ti sembra di stare su una giostra impazzita che gira vorticosamente mentre invece si vorrebbe  scendere a godersi la serenità.

Penso anche che, nonostante tutti i miei sforzi, ci sia anche un qualcosa che 
si chiama  destino, perchè qualcun altro ha tessuto la mia trama per quella che è la mia vita,
ed io son qui a cercare di rimettermi in piedi, sempre... comunque e nonostante tutto.
penso che sono stanca....
insomma barcollo ma non voglio ancora mollare!

Senti Fatae che hai tramato la mia vita ...perchè non ci incontriamo 
a quattrocchi eh??? qualche cosina vorrei chiedertela e replicare perchè
credo che il troppo stroppia!!!
Ora "c'è bisogno di un piccolo aiuto" cantavano i Pooh
....ci siamo capite?????

Quindi, come mi diceva mia nonna Rosa, 
"se nei momenti difficili ti metterai al lavoro e seguirai il filo dei tuoi pensieri, lui ti condurrà al cuore, al tuo cuore,  e li ritroverai la tua pace perchè saprai sempre chi sei e vedrai la tua grandezza...la tua luce" 
non mi resta altro da fare che dedicarmi al mio filo e produrre produrre e produrre....fosse anche solo maglioni per la mia famiglia.

Appena tornerà dalla riparazione la macchina fotografica 
potrò far vedere cosa sto facendo, sono ormai 3 mesi che la so aspettando!

1 commento:

  1. Che bello!!!
    El me piassi!! Voglio imparare anche io!!!!!!
    Quest'estate ho seminato del cotone sul balcone, voglio provare con quello, chissà!?!?

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